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Le imprese che implementano la CSR, sentono l’esigenza di dotarsi di uno strumento che sia in grado di misurare la capacità dell’organizzazione di perseguire obiettivi sociali e che permetta di bilanciare ciò che l’impresa riceve dal sistema sociale, con ciò che essa offre.
I tradizionali strumenti informativi, costituiti dal bilancio d’esercizio e dai suoi allegati, sono ritenuti inadeguati per lo svolgimento di questa funzione perché consentono all’impresa di comunicare solo con chi ha interessi di tipo economico e finanziario e quindi solo con una parte degli stakeholder, escludendo dal dialogo gli interlocutori che sono portatori di interessi sociali; a ciò si aggiunge poi il crescente ampliamento del dovere di accountability7 delle imprese che rende ancora più forte l’esigenza di dotarsi di uno strumento adeguato per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Di conseguenza si è provveduto all’evoluzione della comunicazione aziendale arricchendola di nuovi strumenti tra i quali il più importante in quest’ambito è il Bilancio Sociale, che rappresenta uno strumento con il quale un’organizzazione rende conto ai portatori d’interesse del proprio operato, rendendo trasparenti, sia all’interno che all’esterno, le attività ed i risultati ottenuti mediante modalità che non sono riscontrabili nelle tradizionali procedure di rendicontazione.
I modelli presentati di seguito (Fig. 3 e Fig. 4) mettono in evidenza i flussi di comunicazione tra l’impresa e gli stakeholder.

Il Bilancio Sociale non è un documento obbligatorio, tranne che per le fondazioni bancarie e per le imprese sociali, secondo quanto previsto dalla legge n.155 del 20068, pertanto non ha una struttura predeterminata.
Tra i modelli più diffusi a disposizione delle imprese che si apprestano a redigere un bilancio sociale vi sono le linee guida del Global Reporting Iniziative (GRI), del CSREurope e del contributo italiano al dibattito sulla responsabilità sociale d’impresa, il cosiddetto CSR-SC, anche se il primo modello rappresenta sicuramente il prodotto più completo per la definizione dei criteri di comunicazione integrata della responsabilità sociale.
Per essere completo ed esaustivo, il Bilancio di Sostenibilità deve includere la vision e la mission dell’organizzazione, la sua struttura, attraverso l’utilizzo di un organigramma, indicare la corporate governance, le modalità con cui viene distribuito il valore aggiunto prodotto nel corso del periodo prefissato, le prassi finalizzate al benessere organizzativo ed alla customer satisfaction ed infine indicare attraverso quale metodo le informazioni vengono comunicate aglistakeholder.
La redazione del Bilancio Sociale avviene con periodicità regolare, permettendo all’organizzazione di osservare i risultati raggiunti in un periodo prestabilito; sfrutta gli stessi canali di diffusione del bilancio d’esercizio, al quale viene allegato ed è un documento a consuntivo, quindi permette il confronto tra obiettivi e risultati, pur tendendo in considerazione le difficoltà metodologiche riscontrabili nella misurazione degli aspetti sociali.
Quindi se da un lato la contabilità sociale ed in particolare il Bilancio Sociale, rappresentano un potenziale strumento gestionale in grado di migliorare l'organizzazione interna e portare ad una conduzione orientata agli obiettivi, oltre ad essere uno strumento utile per rafforzare la legittimazione sociale dell'impresa, creare una cultura aziendale condivisa ed ottimizzare il rapporto con gli stakeholder, da un altro punto di vista può essere considerato uno strumento in fase di formazione, dal momento che le imprese non sono vincolate a regole o norme particolari, la cui assenza può portare ad un utilizzo opportunistico di questo strumento e ad uno sviluppo non omogeneo nei diversi Paesi, con conseguenti difficoltà in caso di confronto con i competitors.